"The Museum Game" segna la fine del progetto di Anna Scalfi Eghenter al Ferdinandeum. Con le sue opere, l'artista attiva ripetutamente nuove relazioni con il pubblico. Spoglia gli spazi espositivi del loro velo scenografico e ribalta le regole del gioco museale. I rituali familiari di allestimento delle mostre o di conservazione del passato vengono annullati. Anna Scalfi Eghenter espone opere che difficilmente si prestano ai processi museali.

Si tratta di opere per spazi pubblici, come le lavatrici di "Celata" o le gigantesche colonne di "Histogram", esposte al Palais de la Bourse di Bruxelles. Nella mostra, i campi da gioco di "Tennnis" o "Agonale" si sovrappongono e invitano i visitatori a una nuova partita.

Nel gioco del museo, la storia delle opere non è mai completa. Vengono sviluppate e ripensate per riscoprire costantemente il loro significato nel presente.

Informazioni sull'artista

  • Anna Scalfi Eghenter

    Anna Scalfi Eghenter (*1965) è un'artista e sociologa. Nella sua ricerca si occupa di aspetti fondamentali della società, tra cui il diritto, il mercato e la sostenibilità. Il contesto organizzativo, in questo caso il museo, è integrato nel processo di sviluppo dei suoi progetti. Ha presentato le sue opere a livello internazionale, tra cui la Quadriennale di Roma, Biennale Democrazia Torino, MAXXI di Roma, Kadist Parigi e Palais de la Bourse di Bruxelles.


Progetto sostenuto da

Con il sostegno del Consiglio Italiano (XI edizione, 2022) della Direzione Generale per la Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con l'obiettivo di promuovere l'arte contemporanea italiana nel mondo.

L'opera artistica "Misura provvisoria" è realizzata in collaborazione con MPREIS - il supermercato tirolese


Il testo è stato tradotto con il software di traduzione (Tecnologia AI di DeepL). Possono esserci errori di traduzione.

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