Non purezza, ma una miscela

Le figure a grandezza naturale che popolano le sale rivestite in legno del Folk Art Museum appaiono cupe e grottesche. Sono strane figure fatte di gesso, tessuti e bronzo. Alcune sembrano familiari, altre terribilmente strane. Si reggono su piedi e gambe, a volte due, a volte tre. Le estremità catturano lo sguardo e conferiscono immediatamente un tocco umano alle sculture. Le braccia, invece, a volte mancano del tutto, i volti sono solo accennati. Sono invece le imbottiture rigonfie, le protuberanze tessili e le armature rugose ad attirare lo sguardo. Cos'è il corpo, cos'è la maschera, il costume?

Il creatore delle sculture è l'artista Markus Wörgötter. Realizza la maggior parte delle sue sculture a mano nel suo studio di Vienna. Egli pone i suoi "Affektprobanden" in relazione all'oggetto della mostra, il salotto.

Attraverso la presenza delle sculture, l'ambiente storico si trasforma in un palcoscenico, esponendo i salotti come una messa in scena di teatro museale accanto a disegni e opere storiche di riferimento.

  • Markus Wörgötter

    Markus Wörgötter è un artista, fotografo e autore. Ha studiato arte grafica all'Università di Belle Arti di Vienna e filosofia e storia dell'arte all'Università di Vienna. Ha esposto le sue opere al Museum des 20. Jahrhunderts di Vienna, alla Kunsthalle di Basilea, all'Aktionsforum Praterinsel di Monaco, al Niederösterreichisches Landesmuseum di St. Pölten, alla Haus der Kulturen der Welt di Berlino e alla Galerie Tanglberg di Vorchdorf.

  • I salotti del Museo d'Arte Popolare

    Che si tratti di riunioni, celebrazioni o commemorazioni dei defunti, i salotti costituivano dapprima il centro della vita domestica nei castelli e nei monasteri e successivamente nelle case borghesi e nelle fattorie. I salotti esposti nel Museo d'Arte Popolare del Tirolo sono stati acquistati come oggetti d'antiquariato alla fine del XIX secolo e installati al momento dell'apertura del museo nel 1929. Al momento dell'acquisto, l'attenzione era rivolta soprattutto alla loro età e qualità. Sono quindi esposti 14 salotti rappresentativi, per lo più provenienti da locande o case padronali. La maggior parte proviene dall'Alto Adige e dal Trentino, solo tre dal Nord Tirolo. Nel corso della mostra "Affektproband" di Markus Wörgötter, le finestre delle stube vengono aperte. Esse permettono di vedere le stanze del Museo d'Arte Popolare, altrimenti nascoste, e rivelano i salotti come uno sfondo museale inscenato.


Podcast

MUSEUMSGEFLÜSTER: Markus Wörgötter e Karl Berger in conversazione

In questo episodio del nostro podcast sui musei, l'artista e il direttore del Museo d'Arte Popolare (direttore ad interim dei Musei Statali Tirolesi al momento della registrazione) parlano di arte.

Testo tradotto con DeepL

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